domenica 7 dicembre 2008

....pensieri per il futuro!!! Ritrovati!!

Ernesto Rafael Guevara De la Serna più noto come Che Guevara
Il Che, sotto la spinta dell’autocritica che si impose dopo il fallimento dell’intervento in Congo, si rese conto che il voler essere totalmente ed asceticamente dedito alla causa l’aveva allontanato dai suoi uomini: “Infine ha pesato nei miei rapporti con gli uomini, ho potuto percepirlo chiaramente, la lettera d’addio a Fidel....C’erano cose che non avevamo più in comune, certi desideri comuni a cui tacitamente avevo rinunciato e che sono quanto c’è di più caro per un uomo: la propria famiglia, la propria terra, il proprio ambiente. La lettera che aveva meritato tanti elogi a Cuba e all’estero mi separava dai combattenti”(p.562).

LETTERA ENCICLICA FIDES ET RATIO DEL SOMMO PONTEFICE GIOVANNI PAOLO II AI VESCOVI DELLA CHIESA CATTOLICA
Questo discernimento, comunque, non deve essere inteso primariamente in forma negativa, come se intenzione del Magistero fosse di eliminare o ridurre ogni possibile mediazione. Al contrario, i suoi interventi sono tesi in primo luogo a provocare, promuovere e incoraggiare il pensiero filosofico. I filosofi per primi, d'altronde, comprendono l'esigenza dell'autocritica, della correzione di eventuali errori e la necessità di oltrepassare i limiti troppo ristretti in cui la loro riflessione è concepita. Si deve considerare, in modo particolare, che una è la verità, benché le sue espressioni portino l'impronta della storia e, per di più, siano opera di una ragione umana ferita e indebolita dal peccato. Da ciò risulta che nessuna forma storica della filosofia può legittimamente pretendere di abbracciare la totalità della verità, né di essere la spiegazione piena dell'essere umano, del mondo e del rapporto dell'uomo con Dio.

Floriterapia di Bach
27. Pino (Pine): il suo difetto maggiore è l'autocritica. Da un lato la capacità di valutare il proprio operato e le proprie capacità è segno di intelligenza ed equilibrio, dall'altro, quando ciò è portato all'eccesso, impedisce la libera espressione della personalità e infastidisce il prossimo, che scambia per debolezza questa continua crisi di coscienza, anche per piccole cose. Sembrano accettare volentieri le critiche, che però li deprimono, perchè si sommano alle loro autolamentele. Se avete mai giocato a tennis, capirete il giocatore che si dispera per avere sbagliato un punto, non tanto per il punto in sè, ma in quanto viene attribuito a quell'errore il significato di una incapacità totale nel gioco, mentre ad un osservatore esterno ciò appare ingiusto, esagerato e persino ridicolo. Una condizione particolare è data quando, per una delle strane circostanze della vita, qualcuno si accolla la colpa di un altro per esempio un giovane senza patente è alla guida e investe una persona e il padre, per evitare noie al figlio, dichiara di essere stato lui al volante. Psiche introversione,malinconia,perdita del desiderio di combattere contro gli avvenimenti,che appaiono incontrollabili. Infatti il problema di Pine è che vorrebbe avere sotto controllo anche la più piccola cosa, non sopportando il disordine e la casualità dell'esistenza. Il suo problema è comprendere, che la vita è bella perchè è dinamica e variegata e accettarla e accettarsi, senza tuttavia rinunciare alla possibilità di migliorare se stesso.Fisico artrosi,riduzione della mobilità articolare,rigidità muscolare generalizzata; osteoporosi.
28. Olmo (Helm): ha come caratteristica principale un grande orgoglio; non bisogna confondere però in questo caso tale sentimento con la superbia; Olmo non è per nulla superbo, caso mai ambizioso e testardo queste possono essere anche delle qualità se usate con moderazione, ma il difetto di Olmo è proprio quello di non sapersi tirare indietro,quando l'impresa è al di sopra delle sue possibilità, trovandosi poi scoraggiato a metà di essa. Un secondo caso è dato, quando Olmo si trova suo malgrado, per il venir meno dell'apporto di altri, a dovere fronteggiare una situazione faticosa e complessa, dalla quale fatica a districarsi e impreca contro se stesso per essersi lasciato coinvolgere(in questo imprecare c'è una traccia dell'autocritica di Pine). Talvolta non si tratta di una situazione momentanea, ma di un tipo di vita molto stressante, in cui Olmo è coinvolto e per testardaggine non muta alcuna condizione di essa. E' il caso per esempio di alcune madri di famiglia, che, malgrado i figli siano grandi e debbano assumersi da soli le proprie responsabilità(ma ciò può valere anche per un marito troppo "viziato") e lei stessa sia coinvolta nella propria attività e in più debba seguire la conduzione domestica, si reca per esempio al posto del figlio dal medico per chiedere una medicina per il figlio, "perchè lui non ha proprio tempo", quando lei lavora 16 ore al giorno difilato e il figlio è studente universitario. A nulla vale mostrare a Olmo l'eccesso del suo zelo, poichè già sente dentro di sè una grande fatica e scoraggiamento, ma insiste ugualmente; talora lo ammette solo quando si prospettano difficili condizioni di salute, per le quali dovrebbe rinunciare alla sua frenetica e disperata attività e allora scoppia in lacrime improvvisamente. E' anche il caso di atleti in momenti di crisi; di studenti, che temono di avere scelto un indirizzo di studi troppo impegnativo per loro. Sintomi psichicicrisi depressive,astenia improvvisa e profonda. Sintomi fisici disfunzioni della tiroide,malattie autoimmuni, allergie delle prime vie respiratorie,laringiti con afonia,tracheiti.

6 commenti:

poivelospiego ha detto...

Domenica bisogna vincere!!!

S.Benedetto VS 26
65 Futa 22
Castiglionese 21
Ponte Ronca 21
Trebbo 1979 20
Pian di Setta 18
Monzuno 16
Bazzanese 14
Porta Stiera 12
Venturina 12
Vergatese 11
Pol.Vado 10
Boca Pegaso 9
San Lazzaro C. 1

luka ha detto...

Ragazzi la situazione è un pò complicata ma non compromessa. Davvero, bastano un paio di risultati per risollevare morale e classifica. L'unica cosa a cui dobbiamo pensare ora è portare a casa dei punti, mettiamo da parte le piccole incazzature, chiudiamoci le orecchie e apriamo bene gli occhi, la mente e soprattutto il cuore. Per un paio di partite guardiamo i nostri compagni, il mister, come se guardassimo noi stessi, poi dopo esserci tolti dal fango possiamo ripartire a confrontarci con serenità su tutte le nostre differenze e i nostri limiti. MA ORA NO. NON SERVE. Ora serve più concretezza possibile.
Essere concreti. Cosa vuol dire? Aldilà della facile retorica che associa concretezza ad un senso di affidabilità e costanza, qual è il fattore cardine che da a questo termine un senso di solidità, di forza? La risposta è semplice ma non banale: la capacità di rapportarsi con azioni tangibili al contesto in cui ci troviamo. In altre parole il concreto è la persona che riesce a rendere reale un progetto, un piano, un’idea; una persona che fa quello che dice senza necessariamente dire quello che fa, anzi lasciando che siano i fatti a parlare più delle parole.
Il concreto è una persona che utilizza al meglio le risorse ed il contesto in cui agisce. In altre parole, prendendo a presto un termine che ha radici neuroscientifiche (studio del funzionamento celebrale e del sistema nervoso), il concreto è una persona che utilizza efficacemente i propri schemi mentali. Infatti, il concreto prima definisce ciò che vuol fare, lo articola dentro di se e magari lo trasmette anche agli altri, poi riesce a rendere tutto questo realtà. Questo processo viene delineato appunto da uno schema mentale: da un modo di procedere, di associare pensieri ad azioni. Spesso si parla di schemi mentali in modo negativo: “Quello è fissato con quel modo di fare!”. In realtà dobbiamo renderci conto che gli schemi mentali sono la fonte di qualsiasi tipo di professionalità. Grazie alla formazione e all’esperienza creiamo e perfezioniamo schemi mentali che ci portano ad eseguire determinati compiti in modo rapido, valorizzando il nostro intuito e un senso di identità professionale e personale.
Per questo gli schemi mentali di per se hanno soprattutto una valenza positiva; anzi, è fondamentale identificare consapevolmente gli schemi mentali che ci portano ad utilizzare le nostre percezioni e, di conseguenza, ad agire in un determinato modo. Le dinamiche di qualsiasi schema mentale si basano su due fattori: il sapere ed il fare. Sono fattori che si alimentano a vicenda e che permettono di agire con un forte senso di radicamento alla realtà in cui ci troviamo. E’ su queste radici che si sviluppa la concretezza!
Fatto questo torneremo a sorridere e a volerci bene incondizionatamente.

FORZA RENGERS!

Gabry (Emiro) ha detto...

oggi non riesco a venire o cmq arrivero' tardi se riesco

teo3 ha detto...

ragazzi, sono a casa da lavoro... mi è venuta la cazzo di febbre...

josé maria félix ha detto...

a chi bisogna dare l'adesione (e il cash) per la cena del 18?

Tommy ha detto...

si paga la...credo ancora non sono sicuro...